Guerra in Israele, le news del 19 maggio (2024)

"Chiedo una tregua immediata e la liberazione degli ostaggi a Gaza". A dirlo è il presidente Usa Joe Biden nel suo discorso alla cerimonia di laurea al Morehouse College di Atlanta, ricordando la "crisi umanitaria" in corso. E ha ribadito: “Due Stati sono l’unica soluzione”. Dopo l'ultimatum del ministro del Gabinetto di guerra israeliano Gantz a Netanyahu (“Un piano per Gaza o cade il governo), il ministro di estrema destra Ben Gvir ha replicato: “Netanyahu cacci Gallant e Gantz dal gabinetto di guerra”. Proseguono intanto i combattimenti: il raid israeliano nel campo profughi di Nuseirat ha provocato 35 vittime.

Punti chiave

  • Biden: “Lavoro per una pace durevole in Medioriente”
  • Biden: “Due Stati sono l’unica soluzione”
  • Biden rilancia: “Tregua e liberazione ostaggi a Gaza“
  • Crosetto: ”Italia molto dura su attacco a Rafah, creata rabbia che durerà”
  • L’ultimatum di Smotrich: "Hezbollah lasci le zone di confine con Israele o occuperemo il Sud del Libano"
  • Raid nel campo profughi di Nusserait: sale a 31 il bilancio delle vittime
  • Sullivan in Israele per incontrare il premier Netanyahu
  • Al Jazeera, almeno 64 morti a Gaza nelle ultime 24 ore
  • L’Onu: 800 mila persone in fuga da Rafah

Herzog vede Sullivan su sforzi per rilascio ostaggi

Gli sforzi per ottenere il rilascio degli ostaggi israeliani è stato uno dei temi dell'incontro di mezz’ora a Gerusalemme tra il presidente Isaac Herzog e il Consigliere per la sicurezza nazionale Usa, Jake Sullivan. Lo ha fatto sapere una fonte al Times of Israel secondo cui Herzog ha sottolineato l'importanza del dossier. La stessa fonte non ha voluto commentare se nell'incontro si sia parlato di Rafah e della normalizzazione dei rapporti tra l'Arabia Saudita e Israele. Sullivan ha visto Herzog dopo aver incontrato il premier Benyamin Netanyahu, ma sui contenuti del faccia a faccia non sono emersi dettagli.

Biden: “Lavoro per una pace durevole in Medioriente”

Joe Biden ha detto che sta lavorando "per una pace durevole" in Medio Oriente, durante il suo discorso alla cerimonia di laurea al Morehouse College di Atlanta.

Biden: “Sostengo le proteste non violente nei campus per Gaza”

Affrontando il tema delle manifestazioni nei campus americani a favore della Palestina, Joe Biden ha detto di sostenere "le proteste non violente" nel suo discorso alla cerimonia di laurea al Morehouse College di Atlanta.

Biden: “Due Stati sono l’unica soluzione”

"L'unica soluzione +quella dei due stati": lo ha ribadito Joe Biden nel suo discorso alla cerimonia di laurea al Morehouse College di Atlanta, affrontando il conflitto a Gaza.

Biden rilancia: “Tregua e liberazione ostaggi a Gaza“

“Chiedo una tregua immediata e la liberazione degli ostaggi a Gaza": lo ha detto Joe Biden nel suo discorso alla cerimonia di laurea al Morehouse College di Atlanta, ricordando la "crisi umanitaria" in corso.

Domani l’emissario degli Usa Carstens a Doha: focus su ostaggi Gaza

Il rincipale negoziatore Usa sulla questione degli ostaggi, l'inviato speciale della Casa Bianca, ambasciatore Roger Carstens, domani arriverà a Doha dove incontrerà i rappresentanti del governo per discutere, tra le altre cose, della questione dei rapiti ancora detenuti nella Striscia di Gaza. Lo ha reso noto il Dipartimento di Stato americano. Carstens partecipera' anche alla conferenza del Global Security Forum a Doha.

Giordania: “Serve un’indagine internazionale sulla guerra a Gaza”

Il ministro degli esteri giordano Ayman Safadi ha detto - riferito dai media israeliani - che Amman chiede una indagine internazionale su quelli che ha definito crimini di guerra durante l'operazione militare dell'esercito a Gaza contro Hamas. Un'accusa più volte respinta da Israele. In una conferenza stampa con il presidente dell'Unrwa, Safadi ha sottolineato che "quelli responsabili per crimini documentati devono essere portati davanti la giustizia".

Crosetto: ”Italia molto dura su attacco a Rafah, creata rabbia che durerà”

"L'Italia ha bloccato l'esportazione di armi verso Israele ormai da mesi. Non solo: l'Italia ha un giudizio molto duro su quello che sta accadendo oggi, così come siamo stati molto duri con Hamas fin dall'inizio. C'è questa evoluzione dell'attacco su Rafah, questa divisione tra falchi e colombe all'interno del governo israeliano con i falchi che rischiano di distruggere Israele, di non fare il suo bene perché stanno costruendo una rabbia che durerà decenni, riguarderà i loro figli ed i loro nipoti, stanno creando delle fratture che nessuno riuscirà a sanare". Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, al programma In mezz'ora su Rai 3.

Israele; “Circa dieci i razzi lanciati dal Libano nel nord del Paese”

Durante la giornata di oggi sono stati identificati "circa 10 lanci dal Libano verso le aree di Malkia e Har Dov nel nord di Israele". Lo ha fatto sapere il portavoce militare aggiungendo che l'esercito ha colpito "la fonte del fuoco".

Media: Netanyahu ha fermato gli incontri tra i dirigenti Usa e i capi dell’intelligence

Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha vietato più volte ai capi dell'intelligence e della sicurezza israeliani di incontrare dirigenti e parlamentari statunitensi dall'inizio della guerra a Gaza: lo riferisce Axios citando tre funzionari americani e israeliani. Netanyahu, secondo Axios, sembra voler controllare ciò che i politici e i diplomatici americani sentono da Israele, in un momento in cui il suo governo è profondamente diviso sulla sua strategia di guerra e le relazioni con gli Stati Uniti stanno diventando più tese. L'ultima mossa di 'Bibi' per controllare la narrativa sulla guerra, stando alle fonti di Axios, è arrivata tre settimane fa, quando ha vietato ai direttori delle agenzie di intelligence e di sicurezza del Mossad e dello Shin Bet di incontrare il senatore Marco Rubio. Rubio, vicepresidente della commissione intelligence del Senato, aveva richiesto gli incontri durante la sua visita in Israele il mese scorso. Alla fine e' stato lo stesso Netanyahu a vedere Rubio. La decisione di Netanyahu non è stata un colpo a Rubio, hanno sottolineato i tre dirigenti che hanno parlato sotto anonimato con Axios.
I dirigenti statunitensi e alcuni critici di Netanyahu in Israele lo hanno visto come un segno di quello che sembra essere il suo crescente sospetto nei confronti dell'intelligence, dell'esercito e dell'establishment della sicurezza israeliani, che hanno opinioni divergenti su come il primo ministro sta conducendo la guerra. I leader di queste agenzie ritengono che Israele debba elaborare una strategia più chiara per il dopoguerra a Gaza e che l'Autorità Palestinese dovrebbe avere un ruolo, una volta sconfitto Hamas.

Sale a 35 il numero delle vittime del raid israeliano nel campo profughi di Nuserait

Continua a salire il bilancio delle vittime del raid condotto la notte scorsa dagli israeliani contro il campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. Secondo fonti dell'ospedale di Al Aqsa Martyrs, i morti sono 35, tra i quali sette bambini e nove donne. Secondo la ricostruzione della Cnn, nel bombardamento sono state distrutte una serie di case, tra le cui macerie stanno continuando a scavare le squadre di soccorso. Una testimone ha detto alla Cnn che sono cinque le case crollate, tra le quali quella di sua sorella, e che molti sono ancora sepolti sotto le macerie. "Sono ferita, la mia casa è distrutta, non siamo vivi, stiamo morendo lentamente, dove è la giustizia?", ha detto la donna all'emittente american

Israele: “Ucciso terrorista operativo di Hamas che contrabbandava armi”

L'esercito israeliano ha annunciato di aver ucciso "il terrorista Azmi Abu Daqqa, un operativo di Hamas nel Dipartimento appalti attivamente coinvolto nel contrabbando di armi e di fondi a Gaza". Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui nelle ultime 24 ore sono stati "colpito decine di obiettivi terroristici, inclusi due comandanti di Hamas che stavano preparando attacchi contro le truppe nell'area di Rafah".

Repubblicana Usa alla Knesset: “Non ci sono scuse per Biden”

La deputata repubblica Usa Elise Stefanik, intervenendo alla Knesset a Gerusalemme, ha attaccato il presidente Joe Biden. "Sono stata chiara in patria e lo sarò anche qui: non ci sono scuse perché un presidente americano possa bloccare gli aiuti a Israele. Aiuti - ha spiegato Stefanik - che sono stati debitamente approvati dal Congresso. O che allenti le sanzioni contro l'Iran, il principale stato a livello mondiale che sponsorizza il terrorismo. O che esiti mentre i nostri amici combattono per la propria vita. Non ci sono scuse".

Israele: “In corso combattimenti intensi con Hamas a Jabalya centro”

Le truppe israeliane stanno continuando ad operare nel centro di Jabalya, nel nord della Striscia, in "combattimenti intensi" contro i miliziani di Hamas. Lo ha fatto sapere, citato dai media, il portavoce militare secondo cui i soldati hanno scoperto " numerosi nascondigli di armi, inclusi fucili di assalto, mortai e droni".
Scoperti anche - secondo la stessa fonte - "lanciatori di razzi e una fabbrica di armi".

Tel Aviv, iniziato l’incontro tra Netanyahu e Sullivan

Ècominciato l'incontro tra il premier Benyamin Netanyahu e il Consigliere della sicurezza nazionale Usa Jake Sullivan a Gerusalemme. Sul tavolo - secondo analisti - la guerra a Gaza, l'operazione a Rafah e anche i rapporti con il mondo arabo, visto che Sullivan viene da una visita a Riad.

Ucciso un alto funzionario della polizia di Hamas in un raid a Gaza

Un alto funzionario della polizia di Hamas è stato ucciso in un raid mirato degli israeliani nel centro di Gaza. Lo rende noto media palestinesi citando fonti di Hamas che spiegano che nel raid, che ha colpito l'auto a bordo del quale viaggiava a Deir al Balah il capo dell'ufficio investigativo, è rimasta uccisa un'altra persona.

L’ultimatum di Smotrich: "Hezbollah lasci le zone di confine con Israele o occuperemo il Sud del Libano"

Per il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich occorre lanciare un ultimatum a Hezbollah affinché lasci le zone di confine con Israele. In casocaso contrario, chiede di istituire una zona di sicurezza nel sud del Libano per fermare gli attacchi del movimento sciita contro Israele. "Affinché i residenti del Nord (di Israele, ndr) possano tornare a una diversa realtà di sicurezza e possano dormire sonni tranquilli, questa guerra deve finire con una completa vittoria militare su Hezbollah e una zona di sicurezza in cui l'esercito rimanga nel Sud del Libano", ha detto nel corso di una riunione di partito. "A Hezbollah deve essere lanciato un ultimatum. Se l'ultimatum non sarà pienamente rispettato, l'esercito dovrà lanciare un'offensiva per difendere i residenti del Nord, un'incursione di terra e la conquista del Libano meridionale". Lo riferiscono i media israeliani.

L’ultimatum del partito di Gantz: “Senza le risposte di Netanyanahu ci saranno decisioni prima dell’8 giugno”

La data dell'8 giugno non è una scadenza "scolpita nella pietra" per uscire dal governo, ma può essere anticipata se il premier Benyamin Netanyahu non dovesse rispondere alle richieste- ultimatum poste ieri dal ministro del Gabinetto di guerra Benny Gantz. Lo hanno spiegato ai media due deputati del partito di Gantz, Matan Kahana e Pnina Tamano-Shata secondo cui "se comprenderemo anche prima dell'8 giugno che il premier, come di consueto, non vuole decidere, certo non aspetteremo fino ad allora". "Se non vedremo mosse significative del premier per una discussione approfondita su un piano strategico e non ci sarà serietà nel cambiamento della politica, la data - hanno aggiunto i due esponenti di 'Unità nazionale' - non è scolpita nella pietra".

“Voto subito”: attivisti bloccano la strada per Gerusalemme

Un gruppo di una ventina di manifestanti ha bloccato la strada di ingresso principale a Gerusalemme, per chiedere nuove elezioni nazionali. Per dare corpo alla loro richiesta, i manifestanti hanno bloccato la strada con un'enorme urna elettorale.

Raid nel campo profughi di Nusserait: sale a 31 il bilancio delle vittime

Un raid aereo israeliano ha ucciso 31 persone prima dell'alba nel campo profughi di Nusseirat, nella Striscia di Gaza. Lo hanno riferito fonti mediche dell'ospedale di Al-Aqsa, aggiornando il precedente bilancio che era di 20 morti e diversi feriti.

Tenta di colpire agenti israeliani al confine con la Cisgiordania, arrestato

La polizia isreliana ha "sparato" e "neutralizzato un terrorista" che ha cercato di accoltellare degli agenti ad un check point vicino Abu Dis, in Cisgiordania, non lontano da Gerusalemme. Lo ha fatto sapere il portavoce della polizia secondo cui il sospetto è arrivato al posto di controllo ed "ha cercato di accoltellare gli agenti" di presidio. Secondo la stessa fonte, altri agenti in reazione hanno aperto il fuoco "neutralizzando il sospetto".

Sullivan in Israele per incontrare il premier Netanyahu

Il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan - che dopo l'Arabia Saudita èvolato in Israele- incontra oggi il suo omologo israeliano Tzachi Hanegbi e subito dopo il primo ministro Benjamin Netanyahu. Nel primo pomeriggio Sullivan -che è tra i più stretti collaboratori del presidente Usa, Joe Biden- parteciperà a una riunione con l'Agenzia per la sicurezza nazionale israeliana.

Riad: “Con gli Usa discussa versione quasi definitiva degli accordi”

Il principe Mohammed bin Salman e il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan, nei loro colloqui nella città saudita di Dhahran, hanno discusso una versione "quasi definitiva" degli accordi strategici tra i loro due Paesi. Lo riferiscono i media locali. Sullivan e Bin Salman, sovrano 'de facto' del regime e anche primo ministro, hanno discusso anche "dell'evoluzione degli eventi nella regione, compresa la situazione a Gaza e la necessità di fermare la guerra e facilitare l'ingresso degli aiuti umanitari" nell'enclave palestinese. Gli accordi tra Usa e Arabia Saudita sono una parte nodale degli sforzi di Washington per far sì che Riad riconosca lo Stato di Israele, sforzi complicati dalla guerra in corso a Gaza. Il ruolo dell'Arabia Saudita potrebbe essere fondamentale in un ipotetico accordo per porre fine alla guerra a Gaza, in cui Riad normalizzerebbe i rapporti con lo Stato ebraico nell'ambito dello sforzo per concretizzare la soluzione dei 'due Stati'.
L'Arabia Saudita ha già avvertito che la sua linea rossa per la firma di qualsiasi accordo di difesa con gli Stati Uniti o di normalizzazione con Israele è la creazione di uno Stato palestinese. Raggiungere una normalizzazione delle relazioni tra Israele e Arabia Saudita, sulla falsariga degli accordi raggiunti con altri paesi arabi, è uno dei principali obiettivi diplomatici della presidenza Biden. L'Arabia Saudita chiede in cambio un rapporto di sicurezza rafforzato con Washington, il più importante partner di sicurezza del regno, che si è detto pronto a offrirlo, ma chiede anche la creazione di uno Stato palestinese, che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu non vuole. Riad sta anche negoziando aiuti per lo sviluppo di un programma nucleare civile. A settembre, Mohammed bin Salman ha espresso ottimismo sulla possibilità di un tale accordo in un'intervista a Fox News, ma la guerra a Gaza ha complicato la situazione.
Dopo l'Arabia Saudita, Jake Sullivan, sara' in Israele.

Israele: sirene di allarme al nord del confine con il Libano

Le sirene di allarme per l'arrivo di razzi o droni dal Libano stanno risuonando a nord di Israele. Lo ha fatto sapere l'esercito.

Raid di Israele su Gaza: 20 morti tra cui un giornalista

Almeno 20 civili palestinesi, tra cui un giornalista, sono rimasti uccisi e diversi altri feriti in una serie di raid dell'esercito israeliano nella Striscia di Gaza. Secondo quanto riferito dal giornale Filastin, vicino ad Hamas, 19 persone sono morte in seguito ad un attacco a nord del campo profughi di Nuseirat. Nei raid sul campo profughi di Jabalia è morto, come informa l'agenzia Wafa, un giornalista, Abdullah al Najjar, due giorni dopo l'uccisione di quattro suoi colleghi in altri attacchi israeliani. Dal 7 ottobre sono 148 i reporter rimasti uccisi.

Raid sul campo profughi di Nuserait: bambina di dieci anni unica sopravvissuta della famiglia

Venti persone di una stessa famiglia sono rimaste uccise in un raid israeliano che ha colpito un'abitazione nel campo profughi di Nuseirat, nella Striscia di Gaza. Secondo quanto riferito da al Jazeera, solo una bambina di 10 anni della famiglia Hassan è sopravvissuta all'attacco ed è al momento ricoverata nell'ospedale al Aqsa. Il raid è avvenuto alle 3 della scorsa notte e avrebbe provocato il ferimento di altre persone, tra cui bambini.

L’Iran conferma: in corso negoziati indiretti con gli Usa in Oman

L'Iran ha confermato che sta tenendo negoziati indiretti con gli Stati Uniti in Oman. Citato dall'agenzia di stampa Mehr, l'ambasciatore iraniano alle Nazioni Unite, Saeed Iravani, ha detto: "Questi negoziati sono un processo in corso", non sono i primi e non saranno gli ultimi. Il rappresentante di Teheran non ha fornito dettagli sul contenuto dei colloqui, che, secondo quanto rivelato ieri dal sito americano Axios, riguarderebbero il tentativo di evitare un'ulteriore escalation regionale della guerra a Gaza. Ai colloqui che si sono tenuti nella settimana appena conclusa - i primi da gennaio, sempre in Oman, e i primi dopo l'attacco iraniano a Israele del 13 aprile scorso - avrebbero partecipato il consigliere di Joe Biden per il Medio Oriente, Brett McGurk, e l'inviato ad interim per l'Iran Abram Paley.

Ben Gvir contro Gallant e Gantz: “Via dal gabinetto di guerra”

In Israele, il ministro della Sicurezza nazionale e leader del partito di estrema destra Potere Ebraico, Itamar Ben-Gvir ha chiesto al premier Benjamin Netanyahu di sciogliere il gabinetto di guerra e “defenestrare” Benny Gantz, Gadi Eisenkot e il ministro della Difesa Yoav Gallant. Negli ultimi giorni, le divisioni all'interno del gabinetto di guerra israeliano sulla mancanza di piani post-bellici per la Striscia di Gaza sono emerse pubblicamente. Mercoledì, Gallant ha detto di essere contrario al controllo militare israeliano o all'assunzione di responsabilità nel governo dell'enclave palestinese. Ieri, Gantz ha preannunciato che ritirerà il sostegno al governo se le sue richieste sulla presentazione di un piano post-bellico per Gaza non saranno soddisfatte entro l'8 giugno. Adesso parla Ben-Gvir che ha ricordato al sito Yedioth Ahronoth che "questo è un governo di destra: ci sono candidati eccellenti e buoni, Netanyahu avrà qualcuno da nominare". E poi ha aggiunto: "Il 32% dei residenti dell'Autorità Palestinese pensa che il massacro (del 7 ottobre, ndr) sia andato bene. L'unico modo è occupare Gaza e un'operazione per incoraggiare la migrazione volontaria". Secondo Ben-Gvir, "non c'è alternativa. Se non ci sono insediamenti ebraici all'interno di Gaza, i missili continueranno a cadere".

Guerra in Israele, le news del 19 maggio (1)

L’ospedale Al Aqsa di Gaza: 20 morti in raid israeliano sul campo profughi di Nusseirat

Un raid aereo israeliano ha ucciso 20 persone prima dell'alba nel campo profughi di Nusseirat, nella Striscia di Gaza. Lo hanno riferito fonti mediche dell'ospedale di Al-Aqsa. "Abbiamo ricevuto 20 morti e diversi feriti dopo che un attacco aereo israeliano ha preso di mira una casa che apparteneva alla famiglia Hassan nel campo di Nusseirat", ha detto l'ospedale di Al-Aqsa. Secondo altri testimoni, l'attacco è avvenuto nel cuore della notte, intorno alle 3:00 del mattino. L'esercito israeliano ha detto di “voler verificare l'accaduto”.

Morti 2 soldati israeliani nel Sud di Gaza, il bilancio dei caduti ora è a 282

L'esercito israeliano ha annunciato la morte in combattimento di due soldati della Brigata Givati nel sud della Striscia. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui si tratta Nachman Meir Haim Vaknin (20 anni) e Noam Bittan (20). Il bilancio dei soldati caduti dall'avvio della guerra è ora - secondo i dati dell'esercito - di 282.

Il Consigliere per la sicurezza nazionale Usa Sullivan dal principe saudita Bin Salman: sula tavolo il dossier Gaza e i rapporti con gli Usa

Il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman e il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, hanno discusso di un ampio accordo bilaterale e della guerra di Israele contro Hamas a Gaza. Lo riferisce l'agenzia di stampa statale saudita riportata dal Times of Israel. Durante l'incontro avvenuto nella città di Dhahran è stata discussa "la versione semifinale dei progetti di accordi strategici tra i due Paesi, che sono quasi in fase di finalizzazione", riporta una nota.

I media palestinesi: 17 morti in un bombardamento su una casa a Gaza

Sono almeno 17 i morti a seguito del bombardamento di una casa nel campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza, da parte delle forze armate israeliane. Lo riferiscono i media palestinesi, ripresi anche da Al Jazeera. Sul posto sono intervenute numerose ambulanza per soccorrere i feriti. Alcune persone risultano disperse sotto le macerie.

Al Jazeera, almeno 64 morti a Gaza nelle ultime 24 ore

Sono almeno 64 i palestinesi morti a seguito di attacchi israeliani nella Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore. Lo sostiene Al Jazeera in base ai report dei propri corrispondenti sul campo.
In dettaglio secondo l'emittente qatariota ci sono stati: 28 morti e decine di feriti in un attacco in un edificio residenziale vicino all'ospedale Kamal Adwan, nel nord di Gaza; 12 morti e 25 feriti nel campo profughi di Jabalia, nel nord di Gaza; otto morti e 10 feriti in un attacco di artiglieria a Falujah, a ovest del campo profughi di Jabalia; cinque morti nel campo profughi di Nuseirat, nel centro di Gaza; quattro morti nella città di Khan Younis, nel sud di Gaza; tre morti nella zona di Al-Farahin nella città di Abasan Al-Kabira, a est di Khan Yunis; e quattro morti a Rafah.

Tentano di occupare un edificio del campus dell’Università della Pennsylvania: 19 arresti

Diciannove persone, tra cui sei studenti dell'Università della Pennsylvania, sono state arrestate ieri sera mentre tentavano di occupare un edificio del campus per protestare contro la guerra a Gaza, una replica di quanto accaduto alla Columbia University di New York. La polizia è entrata nel campus intorno alle 21.00 ora locale, poco dopo che un gruppo di persone della Penn Gaza Solidaity era entrato nell'atrio della Fisher-Bennett Hall, che stava tentando di occupare, come ha riferito sabato il canale 7 di ABC News.
Gli arrestati sono stati portati via in manette e, secondo la ABC, che cita l'università, dei 19 arrestati, sei erano studenti della Penn. Sette manifestanti rimangono in custodia in attesa di accuse di reato, tra cui una per aver aggredito un agente di polizia, mentre altri 12 hanno ricevuto citazioni per non aver seguito l'ordine di disperdersi e sono stati poi rilasciati.
L'università ha anche dichiarato che, dopo lo sgombero dell'edificio, la polizia ha trovato strumenti per scassinare le serrature e scudi metallici fatti in casa con barili di petrolio. (AGI)Red/Cau

L’Onu: 800 mila persone in fuga da Rafah

Le Nazioni Unite hanno stimato in 800 mila le persone in fuga dai combattimenti in corso a Rafah, nella Striscia di Gaza.

Recuperato a Gaza il corpo di un altro ostaggio israeliano: Ron Benjamin

Il portavoce dell'IDF, il contrammiraglio Daniel Hagari, in una conferenza stampa ha affermato che i militari hanno recuperato il corpo di un altro ostaggio dalla Striscia di Gaza. Lo riporta il Times of Israel. L'ostaggio si chiamava Ron Benjamin, 53 anni, rapito da Hamas la mattina del 7 ottobre. Hagari ha spiegato che Benjamin è stato ucciso dai terroristi di Hamas il 7 ottobre vicino a Mefalsim e il suo corpo è stato preso in ostaggio a Gaza. Il suo corpo - ha precisato - è stato recuperato insieme a Itzhak Gelerenter, Amit Buskila e Shani Louk nell'operazione di giovedì notte.

Guerra in Israele, le news del 19 maggio (2024)

References

Top Articles
Latest Posts
Article information

Author: Kareem Mueller DO

Last Updated:

Views: 5882

Rating: 4.6 / 5 (46 voted)

Reviews: 93% of readers found this page helpful

Author information

Name: Kareem Mueller DO

Birthday: 1997-01-04

Address: Apt. 156 12935 Runolfsdottir Mission, Greenfort, MN 74384-6749

Phone: +16704982844747

Job: Corporate Administration Planner

Hobby: Mountain biking, Jewelry making, Stone skipping, Lacemaking, Knife making, Scrapbooking, Letterboxing

Introduction: My name is Kareem Mueller DO, I am a vivacious, super, thoughtful, excited, handsome, beautiful, combative person who loves writing and wants to share my knowledge and understanding with you.